13 luglio 2008
FORUM GIOVANI ED ALTRO
Mi inserisco nella discussione/confronto cercando di esprimere il mio pensiero.
Condivido pienamente le affermazioni di Enrico quando dice che …spesso tendiamo ad abbellire il nostro passato e a ricordarcelo come quasi mitico. Certamente erano tempi diversi con ideali e prospettive diverse,con conoscenze della vita e del mondo più ristrette da un lato ma forse piu’ profonde dall’altro,con problemi quotidiani personali familiari e sociali nemmeno paragonabili a quelli attuali. Noi nati negli anni 50 e 60 siamo cresciuti con una educazione ed un rispetto di regole e di valori etici e morali che con il tempo abbiamo imparato a ruminare e selezionare fino a fare nostri solo quelli che abbiamo ritenuto giusti e meritevoli,scartando e combattendo quelli che abbiamo considerato obsoleti ,ristretti e contro i nostri principi e ideali di crescita individuale e sociale. Pur essendo nati,o forse proprio per quello, in un contesto sociale abbastanza chiuso e individualista, in una società di tipo occidentale molto bigotta,consumistica sprecona e legata al solo obbiettivo del profitto,molti di noi hanno comunque cercato di guardarsi meglio dentro e di cercare meglio fuori,per trovare un modo di vivere la vita più giusto e equo. C’era sicuramente più coscienza del sociale e più consapevolezza che per cambiare la qualità della vita di ognuno era ,e’,necessaria la collaborazione di tutti o almeno di molti.
Ma oggi il quotidiano non e’ certamente più semplice di allora,avere 25/30 anni oggi forse è più complicato e incerto di allora.
Oggi dopo decenni di martellamento stile Grande fratello (quello di Orwell ovviamente!!) tra giornali,riviste,cinema,televisione,internet,telefonini e quant’altro bisogna veramente essere di un altro mondo per riuscire a mantenere un minimo di equilibrio e senso critico e per trovare uno stile di vita che sia proprio e che non sia quello imposto a suon di spot.
Oggi i bisogni creati, i “sogni” che si possono realizzare e avere a rate con i crediti al consumo hanno portato le persone a pensare che e’ possibile avere tutto,e’ scattato il meccanismo di pensiero per cui e’ “normale “che ognuno di noi DEVE AVERE di tutto e di più e poco importa se il mio vicino non arriva a fine mese,e’ un problema suo. Questo ha portato a pensare,ragionare,vivere SOLO in maniera individuale ,con tutte le conseguenze.
Lo stare insieme,il condividere il metterci la faccia sono modalità ormai desuete.
Personalmente faccio una fatica tremenda a far capire a mia figlia di 16 anni che invece di messaggiarsi e chattare( due verbi che non esistono ma va be’ adeguiamoci) per ore stando chiusi in casa forse e’ meglio trovarsi sulla prima panchina o al primo bar a cacciare balle,visto che nel 90%dei casi gli amici/amiche abitano al max a 2km di distanza.
Se faccio una riflessione e cerco di mettermi in discussione forse alcuni dettagli escono.
Noi volevamo uscire di casa appena possibile perchè a casa non c’era lo spazio fisico per vivere e i nostri genitori ci rompevano i maroni( oggi invece sono i..Maroni che rompono noi genitori,qualcuno dovrebbe spiegarmi perchè noi siamo sempre dalla parte sbagliata!!!).
Volevamo uscire per parlare con nostri coetanei perchè solo loro potevano capire.
Oggi i nostri ragazzi hanno spazio e cose a disposizione che noi neanche potevamo immaginare e in più cerchiamo di rendere loro la vita migliore schivando loro tutte le fatiche e responsabilità; il risultato e’ che non hanno più “fame “ di nuovo,di cambiamento,di miglioramento, di confronto con gli altri.
A loro giustificazione bisogna riconoscere che il mondo che hanno davanti,la vita che devono/dovranno vivere sarà sicuramente più complicata e incerta e forse anche preoccupante.
Comunque anche noi “grandi”, anche noi “di un’altra generazione”, ci siamo adeguati a questa chiusura,a questo modo di consumare la vita e il mondo che calpestiamo.
Comunque anche noi adulti ci siamo chiusi in casa e parliamo tramite mail e sms,ci spostiamo solo con mezzi motorizzati,usciamo solo se c’e’ un motivo vero e appena si può ce ne stiamo a cuccia perchè siamo troppo stanchi e stressati dal quotidiano.
Direi che sono maturi i tempi per cercare di risalire la corrente;tocca a noi iniziare a fare.
Noi adulti-maturi-quasimarci dobbiamo cercare di ritrovarci,di parlarci,di confontarci,di incazzarci e proporci e proporre.
Io dico che per fare questo abbiamo anche bisogno di un luogo fisico che funga da punto di ritrovo,da luogo di aggregazione,da campo base.
Una sede dove le persone di Inverigo e dintorni di tutte le eta’ si possano ritrovare per cazzeggiare,parlare,fare,pensare e magari proporre e perché no fare anche politica,che in fondo è un po’ tutto questo.
E’ evidente che per fare questo,in un mondo dove si ragiona solo economicamente,abbiamo bisogno di mettere sul tavolo un po’ di soldi e un po’di iniziativa.
Propongo di raccogliere una quota “sociale” iniziale di 100euro o + cad e di cominciare a contarci.
Se siamo 20/30 persone un locale in affitto si può trovare.
In fondo tutti noi siamo iscritti a qualche club,associazione o quant’altro che ci fa’ pagare una tessera annuale.
Versiamo una quota annuale per poterci ritrovare in un luogo comune,certo e conosciuto(nel tempo) dove parlare guardandoci in faccia,dove ridere e scherzare ma anche dove incontrare persone mai viste che hanno solo voglia di conoscere persone nuove.
Vediamo quante persone hanno voglia di “investire “in una cosa che sicuramente non renderà nulla economicamente e proviamo a proporre un modo diverso di investire le nostre ricchezze.
Questa iniziativa deve partire da noi “adulti”ma sono certo che anche ai giovani potrà interessare molto. Dobbiamo fare girare e conoscere la proposta.
Questa sede diventerà inevitabilmente ANCHE la sede del gruppo Uniti per Inverigo ma dovrà essere assolutamente aperta a chiunque vorrà aderire all’iniziativa.
Io ho già messo da parte i 100euro,chi ci crede si faccia sentire.
La raccolta fondi e’ aperta!!!
Forse ho divagato “un attimo”dall’argomento iniziale del fare politica;chiedo venia ma ho preso la scusa per dire cose per e-mail che altrimenti non sapevo come dirVi. Appunto!!!
Saluti a tutti
Alberto Colombo
Villa Romanò
domenica 13 luglio 2008
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