martedì 8 luglio 2008

forum giovani contributo di: DMM

Continua questo dibattito che trovo interessante: ho letto opinioni estremamente pessimistiche, contenenti purtroppo una parte di verità. Io ho 23 anni, quindi sono tra i soggetti direttamente chiamati in causa.Se guardo alla realtà giovanile che conosco vedo un'estrema eterogenicità: si va dal disimpegno più totale, anche di ragazzi certamente molto intelligenti ed istruiti, ma poco disposti ad impegnare il loro tempo libero, a giovani che vivono il loro impegno sociale in parrocchia (sia in ambito di CL, che è una realtà molto presente nel nostro comune, oppure in movimenti cattolici di opposto orientamento), ad altri che partecipano a varie realtà di associazionismo laico. La sensibilità politica non è assente, sia per giovani di destra che di sinistra, ma si vive più nell'ambito del personale o del confronto nelle associazioni e realtà di appartenenza. C'è poca voglia, ma soprattutto molta disillusione e sfiducia, nella modalità più canonica di fare politica: quella dell'inquadramento in partiti. Se penso ai giovani con più voglia di fare e di dare un senso più esteso alla propria vita che non la sola realizzazione personale, me ne vengono in mente molti (comunque sempre troppo pochi...), ma tutti impegnati in realtà associative, di volontariato, di gruppi di lavoro su temi sociali.Inverigo non è orfana di queste nuove speranze. Certamente la maggior parte dei giovani vivono il loro impegno nell'oratorio (non solo quello di Santa Maria). Altri (e tra questi con un mea culpa mi pongo anch'io) fanno gli esuli e riversano le loro energie (e frustrazioni) in altri paesi. Se si vuole far confluire queste energie nella politica, questa deve necessariamente trovare un modo di rinnovarsi DEL TUTTO: non solo le persone, ma anche le modalità di comunicazione e di gestione del potere devono mutare.
DMM

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